IL VALORE CIVILE DELL'ARTE

OBIETTIVI-FINALITÀ

Il progetto è nato dalla convinzione che sia necessario far comprendere ai giovani quanto l’arte del passato e la creazione artistica contemporanea siano indispensabili per tracciare nel vissuto collettivo segni di condivisione di valori collettivi. Attraverso alcuni incontri-seminario si intende mettere in luce una particolare funzione dell’arte che, attraverso i secoli, ha espresso valori civili, educativi, politici (nel senso originario della polis) in cui ci si è riconosciuti come cittadini e che oggi si conserva viva laddove l’artista/architetto opera esprimendo valori e bisogni di una comunità.
Il progetto dunque mira a far comprendere come la produzione artistica sia stata – e sia ancora oggi - un’esperienza culturale in grado di interpretare i bisogni di socialità e condivisione che sono propri del nostro contesto socio-economico, diventando così una grande opportunità di ripensamento della contemporaneità del Paese, contribuendo in maniera determinante allo sviluppo della comunità.
L’iniziativa parte dalla necessità di accrescere nei giovani la consapevolezza dell’appartenenza ad una civiltà e ad una cultura che attraverso l’arte si esprime nelle forme più diverse ieri come oggi. Intende colmare la conoscenza dell’arte contemporanea vista come arte partecipata, frutto di forti valori civili, così da assumere un’indispensabile funzione educativa trasversale.

Descrizione della attività in programma per la realizzazione del progetto

Il primo incontro prevede la partecipazione della Prof.ssa Gabi Scardi e sarà focalizzato sull’arte pubblica contemporanea, che dà la precedenza, nella creazione artistica, al processo anziché al prodotto e che viene vista e vissuta come arte condivisa;

ad esso seguirà quello del Prof. Tomaso Montanari sulla funzione educativa del nostro patrimonio artistico (arte del passato) e della sua necessaria salvaguardia proprio perché diventata indispensabile alla nostra identità.

Il terzo incontro sarà tenuto dal prof. Ivan Bargna docente di Antropologia estetica all’Università di Milano-Bicocca che affronterà l’argomento Arte e intercultura, lo sguardo dell’antropologia.

Nell’ultima giornata si metteranno a confronto realtà artistiche contemporanee che, a diverso titolo e con forme espressive molto diverse, applicano quella che oggi si suole chiamare l’arte relazionale o arte partecipata con la presenza di due importanti associazioni che figurano come i nuovi mediatori tra artisti e pubblico: l’associazione a.titolo e “città dell’arte” della Fondazione Pistoletto
Per concludere gli alunni saranno sollecitati a partecipare ad una sorta di laboratorio multidisciplinare con carattere progettuale che verifichi la ricaduta in termini creativi di quanto appreso.

Obiettivi ed aspetti innovativi del progetto

L’iniziativa intende ‘provocare’ gli studenti superando l’idea dell’artista che esprime il proprio io, stimolandoli ad un approccio relazione del loro fare artistico, sollecitandoli a cogliere, al tempo stesso, nel patrimonio storico-artistico valori di civiltà. Appare innovativo lo sguardo sull’arte contemporanea che non li renda clienti e passivi spettatori di grandi opere ma cittadini attivi.

Benefici attesi dalla realizzazione dell’iniziativa

Arricchimento della preparazione culturale e artistica dei ragazzi coinvolti; sollecitazioni di tipo valoriale sull’identità culturale e riflessioni, apprendimenti di tipo non manualistico sulla variegata, multiforme produzione artistica contemporanea.

Progetto a cura di Francesca Lucia Valla
docente di Storia dell'arte, Liceo Artistico Statale "B. Cassinari", Piacenza