Re-designare

Designare, dal latino "signum" «segno», significa determinare, stabilire il luogo o il tempo in cui si debba compiere qualche cosa. Questo è l'obiettivo che si intende raggiungere sulla città di Piacenza, designare la città attraverso interventi puntuali di rigenerazione urbana, che tocchino in particolare modo le aree periferiche e marginali. L'intento è quello di compiere gesti mirati, toccando con mano, ma sempre nel rispetto di una città segnata da una storia che ne ha determinato tracce importanti, che sono oggi la sua identità più profonda.
Il processo che si vuole affrontare si basa sull'utilizzo di dispositivi tecnologici, capaci di indagare il paesaggio, punti di vista perduti, talvolta inaspettati, e ricercando quelle connessioni effimere e nascoste che possano dar vita a nuove idee e nuove relazioni.
Piacenza presenta un impianto storico di forte identità, forgiato su due assi di impianto romano, il cardo e il decumano, e da un sistema fortificato, che ricopre una posizione di transizione storicamente limite tra la città e la campagna, che è ancora oggi una linea di forza che determina il centro storico e la parte periferica della città. L'utilizzo di dispositivi tecnologici di paesaggio vuole tentare di ricollegare questi due elementi (centro storico e periferia) con una modalità pratica e virtuale, che coinvolga la realtà spaziale ma anche quella sociale.
Riqualificare un luogo non significa solo modificare lo spazio, ma anche dare modo alle persone di plasmarlo, sono infatti gli abitanti a definire uno spazio e al tempo stesso la sua rigenerazione. La sfida è quindi quella di comprendere e di mostrare a qualsiasi tipo di spettatore, quanto sia incredibile come il medesimo elemento posto in due punti estremamente differenti della città possa determinare infinite possibilità di utilizzo e di vita sociale. Quale miglior modo se non mostrandolo agli occhi di tutti?
Il processo che si vuole affrontare si basa sull'utilizzo di dispositivi tecnologici, capaci di indagare il paesaggio, punti di vista perduti, talvolta inaspettati, e ricercando quelle connessioni effimere e nascoste che possano dar vita a nuove idee e nuove relazioni.
Piacenza presenta un impianto storico di forte identità, forgiato su due assi di impianto romano, il cardo e il decumano, e da un sistema fortificato, che ricopre una posizione di transizione storicamente limite tra la città e la campagna, che è ancora oggi una linea di forza che determina il centro storico e la parte periferica della città. L'utilizzo di dispositivi tecnologici di paesaggio vuole tentare di ricollegare questi due elementi (centro storico e periferia) con una modalità pratica e virtuale, che coinvolga la realtà spaziale ma anche quella sociale.
Riqualificare un luogo non significa solo modificare lo spazio, ma anche dare modo alle persone di plasmarlo, sono infatti gli abitanti a definire uno spazio e al tempo stesso la sua rigenerazione. La sfida è quindi quella di comprendere e di mostrare a qualsiasi tipo di spettatore, quanto sia incredibile come il medesimo elemento posto in due punti estremamente differenti della città possa determinare infinite possibilità di utilizzo e di vita sociale. Quale miglior modo se non mostrandolo agli occhi di tutti?